Scorci di città
“La città non dice il suo passato, lo contiene come le linee d’una mano, scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, negli scorrimano delle scale, nelle antenne dei parafulmini, nelle aste delle bandiere, […]” (ITALO CALVINO)
Scorci di città catturati dall’obiettivo dell’artista che inizia il viaggio nel mondo dell’arte da Lambrate, il suo quartiere di Milano, assunto come metafora di ogni luogo, biografico e universale insieme; vedute, palazzine, dettagli architettonici e skyline sono fissati sulle tele dipinte e diventano memorie collettive, visioni da preservare in eterno. Le tele, spesso realizzate con l’utilizzo di brandelli di stoffa recuperata dagli spazi familiari, sembrano portare nell’opera una porzione immaginaria di quella polvere e di quella patina di memoria di cui sono intrisi.
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PARIGI-BICI-200-X-140-tessuto-floreale-2007

PAROLE-LAVATE-200-X-140-tessuto-floreale-2007

SAN-PIETROBURGO-200-X-140-tessuto-floreale-2007

TRAM150-x-50-tela-2007-1

WALL-FABBRIC-250-X-100-tessuto-floreale-2007.-copia-1

VETRERIA-120-X-130-2007-1

CINEMA-200-X-140-su-tessuto-floreale-2007
