Acqua/Vita e morte
“La tomba è un monumento posto al confine tra due mondi.” (JACQUES-HENRI BERNARDIN DE SAINT-PIERRE)
La riflessione sulla vita e sulla morte emerge con forza nel progetto realizzato presso due importanti cimiteri della città di Milano; le singole lastre marmoree appaiono come tanti piccoli tasselli, ognuna riguarda una persona, una vita interrotta, e tutte hanno almeno un fiore.
Nonostante la moltitudine, la presenza di fiori e composizioni differenti ci consente di concentrare l’attenzione sul singolo ma l’intervento dell’artista è mirato affinché si possa avvicinarsi solo con doveroso rispetto, senza poter leggere nomi o mettere a fuoco i volti. La scelta ardita di trasporre su tela la testimonianza della morte, trova comunque un risvolto positivo nella presenza dei fiori che assumono un duplice significato, soprattutto al confronto tra le foto scattate all’interno del Cimitero Monumentale di Milano e quelle di Lambrate: nel primo i fiori appassiti, decadenti, dai toni spenti alludono alla caducità e alla fragilità della vita e della bellezza; gli altri, colorati, brillanti e morbidi sono un inno alla vita e alla forza della natura. Una riflessione profonda ma sempre adagiata su un velo di quieta poesia.
“L’acqua è la vita.” (PROVERBIO AFRICANO)
E sempre un senso di vita trasmette la serie dedicata all’acqua: circondato dal mare l’artista come in una sorta di autoritratto e altre persone si muovono, ondeggiano e sembrano respirare vitalità ed energia da queste acque profonde e irrealmente decorate da pittura e fiori.
Quadreria - 250 x 250 vecchie cornici tecnica mista cartone telato

Nike - 200 x 200 iuta

Uomo abissi - 200 x 100 iuta

FOLLA SCULTOREA - 130 X 130 tela

Capriola - 100 x 100 tela

ANGELO - 200 x 200 tela

Abissi - 200 x 100 tecnica mista su iuta

Abissi - 100 x 100 tela
